Finanziamenti agevolati

L'economia senza la finanza è come una macchina senza benzina...

T utti sanno che per realizzare i propri obiettivi imprenditoriali non solo è indispensabile poter disporre delle somme di denaro necessarie - cosa peraltro non così ovvia - ma, l'essenziale è riuscire ad ottenerle alle migliori condizioni di mercato.
Se poi alla combinazione di questi due fattori, ci aggiungiamo anche un uso corretto delle deduzioni fiscali, che nel "belpaese" fanno davvero la differenza, diciamo che la partenza è beneaugurante.
Infatti, il rispetto di questi requisiti (reperire i fondi, ottenerli alle migliori condizioni e usufruire dei vantaggi fiscali) conferisce all'impresa, oltre al mantenimento di un corretto equilibrio finanziario, un non indifferente vantaggio competitivo rispetto ai diretti concorrenti.
Ma quando le imprese italiane vogliono realizzare un progetto, cosa fanno di solito?
E' prassi comune che si rivolgano esclusivamente al sistema bancario, ma è bene sapere che esistono altre strade, non solo spesso più vantaggiose, che consentono di far convergere le esigenze dell'impresa e la forma di finanziamento scelta, nella stessa direzione.
Parliamo principalmente di finanziamenti o cofinanziamenti con contributi della Comunità Europea, nazionali, regionali o locali:

  • fondo perduto
  • agevolazione fiscale
  • conto interessi
  • credito agevolato

  • B ene, bravo, anzi fantastico, ma allora perché sono pochi a fare uso della finanza agevolata?
    Potremmo rispondere che per sfruttare i vantaggi dei finanziamenti agevolati ci vogliono competenze specifiche, e che in nessun campo ci si può inventare esperti in pochi minuti, ma sarebbe troppo facile.
    Forse risulterà più chiaro invece, elencare brevemente quali difficoltà si riscontrano con più frequenza, affacciandosi al mare magnum dei contributi:

    1) Sono tanti...forse troppi
    La molteplicità dei bandi è di una mole tale, da dovergli dedicare molto tempo.
    Tempo, sottratto alle attività che normalmente vi generano reddito, e che diversamente sareste costretti ad impiegare per vagliare centinaia di contributi e capire quale sia il più adatto a voi.

    2) I requisti
    Esistono "conditio sine qua non" per poter accedere ai finanziamenti agevolati.
    Il protocollo prevede il rispetto di determinati requisiti, che non contemplano unicamente aspetti legati al territorio di appartenenza, alla categoria merceologica (codici ATECO), all'utilizzo di altri bandi (de minimis) ecc., ma afferisce anche agli aspetti economico-finanziari.
    A questo proposito, sarebbe buona consuetudine (anche quando non espressamente richiesto dal bando) spiegare cosa e come si vuole realizzare un determinato progetto, attraverso la redazione di un buon Business Plan.

    3) Il burocratese
    Una delle problematiche più sentite da chi si avvicina per la prima volta al mondo dei contributi, è il dover "tradurre" il linguaggio astruso dei burocrati in una lingua a loro comprensibile.
    In questo caso, è inevitabile una sufficiente conoscenza dei termini usati nei bandi, che non è prerogativa di tutti e poi si sa... il "burocratese" (in parte) è fatto apposta per non essere capito da tutti!


    Noi cosa offriamo?

    Il servizio che lo Studio Pappacena propone assieme al sito amico finanziamentoagevolato.it è quello di rendere all'imprenditore l'ottenimento dei contributi più semplice .
    Il nostro focus viene posto prima su cosa volete realizzare; banalmente partendo dall'idea mai dal bando stesso.
    Poi penseremo a tutto noi: dalla selezione della forma di finanziamento più adeguata, fino alla rendicontazione e mantenimento del contributo nel tempo.
    Poiché esistono comunque, altre forme di finanziamento, come il contributo di nuovi soci finanziatori, ma anche nuove forme di raccolta fondi come per esempio il crowdfunding, caso per caso si valuterà, assieme al cliente, quale sia la strategia finanziaria più conveniente da perseguire.