Welfare aziendale

Vi sono due tipi di aziende: quelle che cambiano e quelle che scompaiono.
(Philip Kotler)

G razie alle recenti Leggi di di Stabilità 2016 e legge di Bilancio per il 2017, il Welfare Aziendale è tornato preponderante a far parlare di sé.

Cos'è

Il Welfare Aziendale è un insieme di attività e servizi che un'impresa (anche con pochi dipendenti) può attivare per migliorare la conciliazione dei tempi lavoro/famiglia, per accrescere il potere d’acquisto dei dipendenti, per stimolare una mobilità più sostenibile, per promuovere attività di prevenzione della salute etc.

Perché

Le ragioni per cui il fenomeno sta avendo ed avrà una larga diffusione sono da imputare alle seguenti ragioni:
Crisi dello Stato sociale tradizionale proiettato verso un modello misto di collaborazione e integrazione tra pubblico e privato
Difficoltà da parte delle imprese di poter agire sulla leva salariale monetaria a causa del costo del lavoro
Welfare aziendale come leva decisiva per un nuovo modello di retribuzione apprezzabile da impresa e dipendenti

Il nostro ruolo?

Per sfruttare appieno del Welfare Aziendale e non incorrere a eventuali contestazione a posteriori, è opportuno che vi sia un accordo di secondo livello, ovvero un'intesa tra la direzione aziendale e le organizzazioni sindacali, che disciplini la tipologia dei servizi concessi, chi ne abbia diritto e le modalità di fruizione degli stessi.
E' da tenere presente inoltre, che nonostante gli enormi vantaggi che il Welfare Aziendale porta all'impresa, gestire tematiche di questo tipo non è semplice; l'intervento di una figura di un Consulente del Lavoro è determinante, il quale oltre ad una conoscenza approfondita della materia giuslavoristica e contrattuale, deve avere spiccate doti di mediazione.
Come sempre, noi siamo a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento.

 

Come funziona

Non è facile da spiegare in due parole, perché è una materia vasta, ma diciamo che il dipendente può beneficiare di benefit e di rimborsi da consumare tra una moltitudine di servizi messi a disposizione (come si può apprezzare dall'immagine ad inizio pagina) che vanno dall'assistenza medica per un familiare fino ad un rilassante viaggio ai Caraibi.
Ciò che più alletta gli interessati, però è che il dipendente (ma attenzione, anche l'amministratore) usufruisce del beneficio completamente detassato, mentre l'impresa abbatte drasticamente il suo costo del lavoro.
Per esempio: con la retribuzione monetaria, per un dipendente che riceve in busta 150 euro, l'impresa gli deve versare altri 65 euro in tasse, contributi, ecc. per un totale di 215 euro.
Se invece si decide di usufruire lo stesso importo in Welfare, il lavoratore riceve gli stessi 150 euro in servizi ma l'impresa esborsa unicamente 150 euro, senza accollarsi i contributi del dipendente.

Se poi ad una lettura "superficiale", specie lato dipendente, dovesse apparire il tutto come una novità ininfluente, bisognerebbe rimarcare che in questo modo l'impresa riuscirebbe ad accontentare più a "cuor leggero" le necessità dei suoi lavoratori, sempre che siano meritevoli.
Per saperne di più , vi invito a leggere l'articolo Il welfare aziendale. Vantaggi per l’impresa e per il lavoratore dove abbiamo cercato di spiegarlo più nel dettaglio, oppure contattateci, ci farà piacere.